Su mundu furriau a francas assusu
Sa vida in contus e contixeddus e su tempus currit e fuit
Durante la seconda guerra mondiale un bambino vivace e curioso ricorda la sua infanzia trascorsa in una fattoria che accoglie anche un canonico sfollato dalla città di Cagliari bombardata dagli americani. Il bambino partecipa attivamente a tutta la vita agro-pastorale che si svolge nella comunità, cadenzata dalle stagioni, seguendo le tradizioni e le usanze tramandate immutate nei secoli.
Teatro Wilde
Salomè e s’importu de essi onorau
L’incanto del cielo stellato
Storia, miti e credenze popolari della Sardegna
Sa Generalissa
Contus de fèminas e de àteru puru
Il sottotitolo “Storie di donne e di altri ancora” suggerisce l’idea di una galleria al femminile dove le donne ritratte sono quelle sfruttate in ambito familiare o sessualmente, donne autoritarie, altre che si vendicano in modi diversi di angherie subite, giovani donne anticonformiste, disinibite, qualcuna capace di ordire inganni crudeli a danno del proprio benefattore, donne dalla vita equivoca e mogli che, dopo anni di convivenza, abbandonano il marito avaro o per l’incredibile miseria morale. Naturalmente non mancano, anche se poche, ragazze e donne cosiddette “normali”. Infine Sa Generalissa, la Generalessa, il racconto che chiude la raccolta in cui un marito frustrato, umiliato, mostra tutto il suo disprezzo per il mondo militare e se ne allontana perché costretto dalla moglie. Con lui, gli altri, gli uomini... anche loro diversi, “normali”, spregiudicati o malati del male di vivere.
Uno sguardo impietoso su un mondo ancora sospeso tra passato e presente, quello dell’autore, in cui domina il sarcasmo, stemperato, qualche volta, dal sottile umorismo che già conosciamo e dall’umana solidarietà, tutta implicita, per chi vive una vita di sofferenze. Il tutto in uno stile moderno, per effetto della frantumazione della sintassi tradizionale, asciutto, rapido, che da qualche tempo connota le sue pagine.
Toponigmistica sarda
Giochi di parole con i toponimi della Sardegna
“Una parola (at)tira l’altra. In questo caso/libro particolare, le parole in questione sono – soprattutto, ma non solo – i toponimi sardi, ossia i nomi di paesi e di città, di fiumi, di laghi, di monti (Cuccuruddu, un esempio di Parola monovocalica che avrebbe senz’altro attirato l’attenzione di Giampaolo Dossena, uno dei massimi esperti di giochi di parole), di località (Tepilora: la parola “la ripeto” con l’Anagramma a frase) e di regioni geografiche (Anglona, toponimo femminile che guarda caso nasconde “la gonna”) dell'isola”.
Noi Sardi (e non soltanto noi Sardi) abbiamo desiderio e necessità non di basi militari ma di basi culturali. E guarda caso, (anche) i giochi di parole sono proprio tra quei giochi che – scusando il (voluto) bisticcio di parole – si basano su basi culturali, oltre che naturalmente su basi e su conoscenze strettamente linguistiche e grammaticali. Del resto, che la “base militare” non prometta (e non permetta) niente di buono e di bello, lo rivela senza equivoci il suo Anagramma a frase:
base militare = mira bestiale
Su Sardu, Lìngua De Europa
Un’idioma de minoria peri su tempus
Il Sardo è una lingua minoritaria parlata da “appena” un milione e duecentomila persone. Una lingua con la medesima dignità di tutte le altre lingue del mondo, ufficialmente riconosciuta dalla Comunità Europea e tutelata dallo Stato italiano.
Una lingua da salvaguardare perché è l’elemento di identità culturale più distintivo del nostro popolo, che vive oggi in una situazione di emarginazione (situazione di diglossia e dilalia), che ne rende difficile l’utilizzo nel quotidiano. Perché tutti coloro che discettano di Sardo, della sua storia, della sua struttura morfo-sintattica lo fanno in Italiano e non lo fanno, invece, in Sardo, come sarebbe normale che fosse? Abbiamo cercato di dare una risposta a questa domanda raccontando finalmente la storia della lingua sarda interamente in Sardo, nelle due macrovariètà, Campidanese e Logudorese, con traduzione in Italiano. Un racconto agile, sintetico, scorrevole, alla portata di tutti, con un buon apparato bibliografico.
I protagonisti
Storie e controstorie del giornalismo identitario sardo
Sotto un cielo di stelle
Storie di vita
Libri sardi
VINTAGE
Rock e dintorni nella Sassari degli anni ‘80
Nessun destino è segnato
Le storie di Casa Emmaus
I prodotti secondari del bosco
Piante ed erbe alimurgiche, conciarie, da intreccio, mellifere, officinali e tintorie di Sardegna
Guida alla scoperta di Aritzo e delle sue montagne
10 escursioni sul territorio
La lingua nazionale sarda del periodo delle liberta’ giudicali
TRIGU
Lo studio dei grani storici della Sardegna attraverso l’indagine etimologica delle denominazioni locali
PROBÒMINES
PER UNA GIUSTIZIA RIPARATIVA