Il rock vive a Sassari, negli anni ’80, una delle sue stagioni più intense: sulla spinta di nuovi gruppi emergenti e su iniziativa dei primi manager, il fenomeno esce dalla dimensione underground e si accredita nelle strutture cittadine più prestigiose, come il Teatro Verdi e il Teatro Civico, attirando l’attenzione dei media e di un pubblico sempre più vasto. Partendo da questo primo nucleo, il movimento rock cittadino raggiunge, dalla metà del decennio fino alla sua conclusione, una dimensione regionale, con le rassegne di Rokkarea e Rockhaus e crea i presupposti per esportare alcuni progetti anche sulla Penisola.
Per la prima volta questo tema viene condensato in un’unica opera, avvalendosi di materiali di archivio e di oltre 100 illustrazioni vintage, con articoli di stampa dei quotidiani locali, foto d’epoca, locandine, biglietti di concerti e con il corredo di una vasta bibliografia.
Il racconto, in parte autobiografico, unito alle testimonianze di alcuni dei protagonisti musicali di quegli anni, offre una vista dettagliata non solo sul movimento musicale locale degli eighties e sui suoi attori principali (musicisti, organizzatori, tecnici e case discografiche), ma anche sugli scorci di vita cittadina e giovanile di quel periodo, quando Sassari registrava il più alto reddito medio pro capite dell’Isola, assistendo ad una fioritura di concerti ed eventi culturali mai vista in precedenza. Vicende e personaggi di allora riprendono in queste pagine forma e nitidezza e restituiscono un quadro vitale e variopinto di una golden age forse irripetibile.
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